In ricordo di Annalisa Jourdan
Annalisa era innanzitutto una bella persona, ci riconosciamo fortunati ad averla avuta al nostro fianco. Scrivere di lei è straziante, ma facile, perché ha lasciato in tutti noi che la conoscevamo ricordi bellissimi.
Era una bibliotecaria eccezionale, con grandi qualità professionali e umane: molto attiva, curiosa, accogliente, incline all’ascolto e al dialogo, con notevole capacità empatica. Sapeva ascoltare ogni utente, ogni bisogno, ogni voce o opinione durante un incontro. Nei lunghi anni di servizio nelle biblioteche biomediche, ha avviato alla professione molte colleghe e colleghi, insegnando loro tutto. Perché era anche estremamente competente e preparata, non smetteva mai di imparare e di condividere quello che sapeva. Non ne era gelosa. Faceva il suo lavoro con una passione che sapeva trasmettere sia a chi lavorava con lei sia a chi entrava in biblioteca. Metteva passione nel creare nuovi servizi e nell’organizzare quelli esistenti, consapevole che il nostro lavoro senza passione non esiste. Di lei abbiamo apprezzato anche l’ordine mentale e la concretezza con cui approcciava e organizzava il lavoro. Per questo era sempre piacevole e proficuo lavorare con lei, perché aveva un grande amore per la sua professione e il suo approccio alle questioni era sempre razionale e mite.
Annalisa era anche una persona di una profonda “umanità”. Sempre attenta, sempre in ascolto, sempre rispettosa, sempre sensibile, anche nei suoi ultimi giorni. Era una donna forte e coraggiosa che ha affrontato la malattia a testa alta, con tenacia e ottimismo. Mai una parola di rabbia, di angoscia, di sconforto: la abbiamo vista amare la vita fino in fondo, con una saggezza fuori dal comune, che non ha fatto sconti alla sua acuta intelligenza. Era una persona semplice, ma non ingenua. La semplicità in lei camminava di pari passo col discernimento, presupponendo maturità e infinito coraggio. Di questo siamo stati profondamente colpiti.
"La vita è fatta anche di questo. Sofferenza, incertezza, amici scomodi. La accettiamo così e le vogliamo bene" è stato il suo ultimo messaggio su Facebook: questo era il suo spirito, accogliente e forte, con un sorriso appena accennato sulle labbra. Questo lo spirito che vorremmo fare nostro, portandola per sempre nel cuore. Abbiamo tutti imparato tanto da Annalisa, e per questo non possiamo che ringraziarla, facendo nostro il suo esempio di vita.
Le colleghe e i colleghi di Unito
(Ricordo letto in occasione della XII giornata delle Biblioteche piemontesi - 6 marzo 2023)